La sclerosi della memoria ha l’effetto di rendere impraticabile il terreno delle rimembranze, lo fa sembrare in salita, anzi in certi casi lo fa apparire come una parete su cui ci si arrampica man mano che si trova un appiglio.
Prima lo si tasta un po’ con il piede poi se è sicuro si procede. Per me a volte è così il ricordo di alcuni passati lasciati al principio dell’arrampicata.
Sto parlando di episodi, ma ancor più di oggetti, cose, sensazioni che esse o una parola mi davano quindici o venti anni fa, quand’ero un bambino di quattro anni ed il mondo che vedevo,- di cui ora sono della misura, era diverso del mondo che era della mia misura.-
Sembra strano come mentre si considera che l’uomo più cresca e più sappia ampliare i suoi orizzonti, osservare sempre più lontano ingrandendo ciò che appare tanto piccolo, per me sia l’esatto contrario.